I lavori di restauro hanno interessato la vetrata rilegata a piombo, dipinta a grisaille e cotta a fuoco, raffigurante il Cristo Risorto tra cherubini alati, con soldato dormiente e bordura decorativa, a firma Piatesi (1934), situata presso il Cimitero Monumentale del Piratello di Imola (gruppi P-H-L).
Gli interventi si sono resi necessari in quanto la vetrata, seppur in buono stato in quanto a conservazione del dipinto, aveva gravi problemi di degrado strutturale: in particolare, la caduta della sezione centrale del vetro di protezione aveva provocato l'aggressione diretta degli agenti atmosferici ed il conseguente deterioramento della tessitura dei piombi, che presentava rotture diffuse e formazioni di carbonato di piombo in superficie.
I lavori di restauro hanno interessato la vetrata rilegata a piombo, dipinta a grisaille e cotta a fuoco, raffigurante il Colle del Golgota, con Croci e bordura decorativa, databile alla prima metà del secolo XX e recante la firma della manifattura bolognese A. Pritoni.
La vetrata, a differenza della precedente, non era in buono stato in quanto a conservazione del dipinto. In particolare la grisaglia nera adoperata per i tratti coprenti era in parte perduta, specie nella decorazione della bordura e, soprattutto, nel pannello inferiore. Alcune tessere vitree erano frammentate, occorreva consolidare la tessitura dei piombi e la stuccatura degli interstizi vetro/piombo necessitava di ripristino. C'erano infine abbondanti formazioni di carbonato di piombo sotto la stuccatura perimetrale.
I lavori di restauro hanno interessato le vetrate con vetri policromi di tipo “cattedrale” rilegati a piombo, prive di pittura a grisaille e databili alla prima metà del secolo XX.
Le vetrate rilegate a piombo non erano in condizioni di grave di degrado strutturale, anche perché i vetri di protezione posti all'esterno risultavano ancora integri. Il supporto vitreo, sia da recto che dal verso, necessitava di un complessivo intervento di pulitura ed alcune tessere vitree erano frammentate, specie sulle vetrate adiacenti il Cristo Risorto. La stuccatura degli interstizi vetro/piombo necessitava di ripristino. Anche su queste vetrate c'erano abbondanti formazioni di carbonato di piombo sotto la stuccatura perimetrale.
Per ciascuna delle vetrate oggetto di interventi, il restauro ha previsto le seguenti fasi:
Successivamente, si è proceduto con la realizzazione di nuovi telai per l’alloggiamento dei manufatti restaurati, attraverso la razionalizzazione del sistema delle strutture portanti.
Tutte le controvetrate esistenti erano in cattivo stato (telai in ferro arrugginiti e vetri posti in opera con righetti e stucco disseccato che consentiva l’ingresso di umidità).
Gli interventi effettuati hanno quindi previsto la sostituzione delle controvetrate preesistenti con vetrature isotermiche, poste in opera con nuovi telai esterni realizzati con profilati in acciaio inox satinato e verniciato.
Le nuove vetrate di protezione sono state realizzate con vetri stratificati di sicurezza (di 8/9 mm, con plastico standard di spessore 0,38, che consente di filtrare le radiazioni UV in percentuale elevata) e sono provviste di aperture nelle parti superiori ed inferiori (con filtri anti polvere e alette paraluce) per permettere la ventilazione nell'intercapedine, al fine di evitare o ridurre fenomeni di condensazione sulle vetrate.