Palazzo Calderini
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Ottobre 3, 2019Lavori di consolidamento strutturale delle porzioni del Palazzo Comunale di Imola sovrastanti i voltoni di Via Emilia e Via Mazzini
Anno dell’intervento: 2019
Importo: € 1.319.874
Oggetto dell’intervento, frutto di numerosi anni di studio ed indagini strutturali, sono i lavori di consolidamento strutturale delle porzioni di edificio monumentale denominato “Palazzo Comunale” - sede del Comune di Imola - costituiti dai corpi di fabbrica sovrastanti i voltoni in muratura sui tratti viari delle Vie Emilia e Mazzini.
I lavori effettuati hanno consentito di eliminare le condizioni di precarietà strutturale e ripristinato la sicurezza del sottostante pubblico passaggio. In particolare, sono state eliminate le cause che hanno determinato gli stati di dissesto, al fine di restituire un’idonea capacità portante alle singole componenti strutturali nei confronti dei carichi agenti in condizioni statiche, e di ottenere un miglioramento del comportamento globale delle porzioni di fabbrica oggetto d’intervento, sia in condizioni statiche che in condizioni sismiche.
Voltone Via Mazzini
Il voltone al di sopra di Via Mazzini e il soprastante corpo di fabbrica, fanno parte dell’importante intervento di riqualificazione del Palazzo Comunale progettato dall’Arch. Torreggiani nel 1750 e realizzatosi nel ventennio successivo sotto la direzione dei lavori di Cosimo Morelli.
La presenza di un collegamento a cavallo della Via Mazzini con delle nuove proprietà a nord è attestata alla seconda metà del XIV secolo, ma di tali strutture dopo i rimaneggiamenti settecenteschi non ne rimane traccia.
La presenza di diverse fasi costruttive ha richiesto, preliminarmente all’esecuzione delle opere di consolidamento, di approfondire la conoscenza dell’edifico mediante l’esecuzione di una campagna di saggi conoscitivi, necessari per verificare la presenza o meno di elementi architettonici di pregio da salvaguardare e proteggere durante l’intervento di consolidamento.
Voltone Via Emilia
Il voltone a cavallo della Via Emilia e il soprastante volume architettonico costituiscono, fin dal 1255, la cerniera di collegamento tra il Palazzo Vecchio, posto a ovest della Via Emilia, e il Palazzo Nuovo, ampliamento dalla sede comunale avvenuto con l’acquisizione di nuovi lotti all’inizio del XIII secolo. La presenza di un ponte di collegamento è attestata da documenti di archivio già nel 1255, al di sotto del quale si svolgevano alcune funzioni pubbliche, mentre nel 1388 doveva essere stata ultimata la realizzazione della volta con il ribassamento delle due arcate del portico al fine di creare il livello di imposta per la grande volta a botte. Nel 1553, durante i lavori di sistemazione dei portici a est della Via Emilia, il voltone subisce un’ulteriore definitiva sistemazione e la finitura ad affresco, di cui non ne rimane traccia.
La conformazione attuale degli ambienti posti al di sopra del voltone può essere attribuita agli interventi di realizzazione della Sala Grande, oggi Sala del Consiglio, avvenuti tra il 1800 e il 1846. La volta a botte lunettata che copre l’ambiente sopra il voltone risulta infatti per tipologia e fattura simile a quella dell’adiacente Sala del Consiglio. La facciata lungo la Via Emilia venne restaurata negli anni ’20 come era già avvenuto sessant’anni prima, questa volta riservando maggior attenzione al lato filologico, infatti viene messa in luce la quadrifora medioevale, elemento di assoluto pregio storico ed artistico, e una porzione della porta che collegava le due porzioni del palazzo.
Anche in questa zona la presenza di diverse fasi costruttive ha richiesto, preliminarmente all’esecuzione delle opere di consolidamento, di approfondire la conoscenza dell’edifico mediante l’esecuzione di una campagna di saggi conoscitivi necessari per verificare la presenza o meno di intonaci decorati sottostanti l’odierna tinteggiatura, oppure elementi architettonici di pregio da salvaguardare e proteggere durante l’intervento di consolidamento.